Imola. “Non farò propaganda per nessuno alle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre e così faranno gli attivisti del gruppo imolese. Non condivido l’alleanza con il Pd che in Emilia Romagna ha sempre governato con i poteri forti economici attuando una linea politica di finta sinistra”. E’ davvero molto arrabbiato il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Ezio Roi dopo una conferenza stampa con altri consiglieri comunali ed ex consiglieri pentastellati della Regione che la pensano come lui.
Roi, come mai è così arrabbiato?
“Non ci piace per nulla il comportamento tenuto dai coordinatori provinciali, regionali del Movimento e in ultimo da Giuseppe Conte che ci hanno completamente esautorato sulla linea politica delle elezioni comunali di qualche mese fa e soprattutto da quella per le regionali alle quali ormai manca solamente un mese. A mio avviso, visto che facciamo banchetti dove parliamo con i cittadini, le nostre opinioni dovevano essere ascoltate prima di fare alleanze in modo tale che tenessero conto dei nostri contributi. Cosa dovrei andare a dire alla gente ora? Per forza aumenta l’astensionismo, noi invece dovevamo raccogliere lo scontento dai partiti”.
Le viene la tentazione di andarsene dal M5s?
“Assolutamente no, se ne vadano loro che non hanno attuato lo Statuto che prevede di sentire gli attivisti e gli elettori”
Preferiva appoggiare il centrodestra?
“Assolutamente no, io sono di sinistra. Noi dovevamo andare da soli e fare un’opposizione dura come facciamo in consiglio comunale a Imola con altri consiglieri del Gruppo misto con i quali abbiamo ottenuto anche qualche buon risultato. Non dovevamo entrare a fare la figura dei cagnolini nella grande gabbia allestita dal Pd che ci avrebbe dato in pasto magari qualche posto da assessore, di sottogoverno, o alcune consulenze. Ci hanno detto che dall’interno potremmo cambiare qualcosa, ma non ce lo lascerebbero fare come è avvenuto con la disastrosa esperienza del governo Draghi”.
A proposito, con chi sta nella diatriba fra il presidente Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo?
“Avevo fiducia in Conte, speravo in un Movimento 5 stelle che agisse col cuore e invece mi pare che ora voglia tentare di diventare il prim’attore di alleanze con il Pd. Grillo ha una grande intelligenza ‘futurista’, può far tornare il M5s agli albori con la filosofia di migliorare la qualità della vita, l’attenzione all’ambiente e alle buone nuove tecnologie, ma strategicamente a volte commette gravi errori come appoggiare il governo Draghi, l’uomo di potere per eccellenza”.
(m.m.)