Imola. Un fine settimana di incontri/degustazioni promossi da Libera, in collaborazione con Cooperare con Libera Terra, in locali imolesi slot-free per presentare l’olio prodotto e utilizzato da alcune realtà che lavorano sui beni confiscati alle mafie. Tutti gli eventi sono stati realizzati con il finanziamento del Fondo gioco d’azzardo assegnato all’Ausl di Imola.
“Inflazione, consumi alimentari che cambiano, volatilità dei prezzi alla produzione”. La ventunesima edizione del Forum Impresa Persona Agroalimentare, che si è svolta dal 26 al 27 gennaio a Milano Marittima, alla presenza di oltre 450 imprenditori e manager di una delle più importanti filiere produttive italiane, è stata l’occasione per ragionare assieme sul modo in cui gestire le sfide del futuro. Una riflessione che parte da una provocazione: gli italiani spendono di più per giocare d’azzardo che per mangiare.

“Da questa riflessione/provocazione nasce la nostra proposta di presentare in alcuni locali pubblici imolesi slot-free un prodotto italiano d’eccellenza, l’olio, protagonista dell’edizione 2024 del Baccanale, con le storie di coraggio, lotta e speranza di chi lo produce nei territori confiscati alle mafie. Con questo progetto vogliamo costruire una rete virtuosa tra: un prodotto simbolo della nostra civiltà, l’olio, le cooperative di Libera Terra che lo producono e altre, come Al di là dei sogni, che lo utilizzano nelle loro produzioni, alcuni locali slot-free che aderiscono all’iniziativa istituita dalla Regione Emilia-Romagna con la Legge Regionale n. 5/2013, impegnandosi a non installare apparecchi per il gioco d’azzardo oppure a dismettere quelli già installati». spiega Mary Raneri, referente del Presidio di Libera -. “Ormai da molti anni il gioco d’azzardo compare nelle relazioni semestrale della Dia al Parlamento come un elemento importante per il riciclaggio del denaro delle mafie, motivo per cui abbiamo aderito con convinzione all’iniziativa di Olio Libera mente. Scegli di gustare non di giocare! in occasione del Baccanale – commenta Rita Ghedini, presidente di Cooperare con Libera Terra -. I progetti di riuso sociale dei beni confiscati hanno come obiettivo il riscatto dei territori attraverso il lavoro buono, giusto e pulito. Le cooperative Libera Terra, che accompagniamo nel loro percorso, lo fanno impiegando persone svantaggiate, facendo memoria delle vittime innocenti al fianco di Libera e trasformando il territorio con un’alternativa economica e sociale alla prepotenza mafiosa. Infine, la cultura del buon cibo, sano e biologico, è un caposaldo del progetto fin dalle origini ed è un modo per rispettare l’ambiente e i beni comuni che sono stati affidati per alcuni anni alle cooperative sociali Libera Terra”.

Programma delle degustazioni/incontri:
Venerdì 25 ottobre dalle 17:30 alle 21:30, presso il Caffè Emilia (via Emilia, 250 a Imola, per info tel. 340 7369906) presentazione e degustazioni dell’olio extra vergine e delle olive biologiche Libera Terra insieme alla Cooperativa sociale Placido Rizzotto Libera Terra di San Giuseppe Jato (PA). Questa cooperativa fu la prima realtà agricola e sociale nata, nel 2001, su beni confiscati a boss del calibro di Brusca e Riina: la scintilla da cui nacque il riuso sociale, attraverso inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati, dei beni che furono del crimine organizzato di stampo mafioso. Da quel “Si può fare”, il terzo settore (associazioni e cooperative sociali) e le cooperative a mutualità prevalente hanno iniziato a riutilizzare beni confiscati, che oggi hanno superato le mille unità in tutto il Paese.
Sabato 26 ottobre dalle 10 alle 12 alla scoperta della storia e dei prodotti della coop.va Placido Rizzotto Libera Terra presso Giusto Scambio, la Bottega del Commercio equo e solidale (via Mazzini 12 a Imola, per info tel. 0542 33717). Sabato 26 ottobre dalle 18 alle 21 l’olio extra-vergine e le olive biologiche Libera Terra insieme ai vini Centopassi saranno protagonisti dell’aperitivo servito al Mammamia cafè (via G. Puccini, 50/f a Imola, per info tel. 338 8050061). Centopassi è l’anima vitivinicola delle cooperative Libera Terra che coltivano terre confiscate alla mafia in Sicilia. Le vigne sono distribuite nell’Alto Belice Corleonese, una zona in cui domina la natura, dalla bellezza travolgente, con orizzonti inconfondibili e tramonti indimenticabili. Durante la serata sarà possibile degustare alcuni piatti con protagonista l’olio extra-vergine Libera Terra.
Domenica 27 ottobre dalle 11 alle 12.00 presso il Bar del Viale (via Punta, 24, Centro sociale La Tozzona, a Imola per info tel 0542 1905213) si terrà la presentazione e la degustazione dei prodotti sottoli (es. zucche, melanzane, zucchine) realizzati dalla Cooperativa sociale Al di là dei Sogni di Sessa Aurunca (CE) seguendo le ricette della tradizione campana tramandate da mamme, nonne e zie. Questa cooperativa, nata nel 2004, dal 2008 gestisce un bene confiscato alla camorra e fa inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati e/o fragili. A seguire, dalle 12.45, presentazione e degustazioni dei prodotti Libera Terra e della coop.va Al di là dei Sogni di Sessa Aurunca al pranzo del Centro sociale La Tozzona organizzato in occasione del Baccanale (per prenotazioni: [email protected] oppure 0542 680638).