Castel San Pietro Terme (Bo). Alla vigilia dell’avvio del nuovo laboratorio di Teatro donne “Non voglio mica la luna”, lunedì 28 ottobre, alle ore 18.30, vi sarà la presentare il nuovo progetto dal titolo “Se perdo te” e il focus delle attività, con il patrocinio dell’associazione “PerleDonne” e la partecipazione di Seacoop.

Sarà presente, Fulvia Lionetti, attrice e conduttrice del corso, rappresentanti dell’associazione “PerleDonne” e di Seacoop.

“Ci sono centinaia di levatrici, di ricamatrici, di operaie qualificate, di telefoniste, telegrafiste, maestre, infermiere il cui lavoro è diventato cifra della propria identità necessarie come l’aria che respiriamo ma precarie e mal retribuite. Ridono amare davanti al baratro di una generazione che si è persa diritti, pensioni e giorno dopo giorno anche il futuro, mica solo il loro. Sono il cuore di questa storia che siamo pronte a raccontare.” Il laboratorio “Se perdo te” è rivolto a tutte le donne, avrà inizio il 29 ottobre e si terrà tutti i martedì presso “L’Isola” centro ricreativo culturale, via Di Vittorio n.9 Castel San Pietro Terme (Bo), dalle 18.30 alle 20.30.

La storia

Il laboratorio nasce nel 2008 da un’idea di Fulvia Lionetti, attrice e regista, che ha deciso di concentrare la propria ricerca artistica attribuendo alla rappresentazione teatrale il valore di “quel luogo” in cui manifestare il proprio corpo politico di donna contemporanea: palcoscenico di una manifestazione necessaria. Il laboratorio si è svolto e si sta svolgendo a Imola, Castel San Pietro Terme, Medicina, Bologna.

“Non voglio mica la luna” è un laboratorio di ricerca in cui i riferimenti bibliografici ed iconografici appartengono a quel genere che volontariamente viene discriminato: Louise Bourgeois, Paola Masino, Mariangela Gualtieri, Marguerite Yourcenar, Ingeborg Bachmann, Gioconda Belli, Alda Merini, Michela Murgia, Olympe de Gouges, Frida Kahlo, Wislava Szymborska, Goliarda Sapienza, Margaret Atwood.. È dunque fondamentale la fonte di riferimento che mette in moto un processo culturale ad ‘alto quoziente di libertà’. Nel laboratorio, la ricerca si rigenera e si dilata continuamente sfuggendo a categorie produttive. L’attenzione è concentrata sull’attrice stessa che, attraverso il teatro diventa soggetto d’indagine. Il laboratorio è uno spazio vivo, o meglio, una casa dove poter stare, tornare, lavorare, allestire e incontrare; un luogo dove realizzare visioni, immaginare prospettive e costruire relazioni concrete, affaticate, abitate e mai trascurate.

Il lavoro dell’attrice è prima di tutto e più di tutto un lavoro su se stesse.

La pratica di “Non voglio mica la luna” ha come intento principale quello di avvicinare le donne, attraverso il linguaggio teatrale e il processo creativo che regge una messa in scena, a una ricerca il più possibile originale e partecipata di se stesse e della memoria condivisa, attribuendo importanza alla propria vocazione teatrale come strumento di rappresentazione diversa rispetto ai modelli imperanti. Non voglio mica la luna vuole quindi valorizzare un pensiero differente, coniugando teoria e prassi, rimettendo a fuoco la questione dell’auto-rappresentazione dell’immaginario femminile.

Fulvia Lionetti è attrice e regista teatrale, lombarda d’origine ed emiliana d’adozione. Allieva di Arnaldo Picchi. Lavora per anni nel settore Teatro Infanzia (Teatro S.Martino, Accademia Perduta, Laminarie..). Concentra la propria ricerca sul tema del genere, conducendo da più di dieci anni laboratori per donne nell’ottica di prevenzione alla violenza patriarcale.

Per info e iscrizioni al laboratorio: [email protected].

Per ulteriori informazioni sull’evento contattare la libreria Atlantide: tel./Whatsapp 051.6951180; email: [email protected]