Nell’ottobre del 2021 si spense a 101 anni di età Desideria Pasolini dall’Onda, importante figura imolese nota a livello nazionale ed internazionale.

Desideria Pasolini dall’Onda (foto Italia Nostra)

Una famiglia assai antica

Pasolini dall’Onda è una antica famiglia nobile di origine ravennate, nel tempo anche residente a Roma e nota in Bologna fin dal secolo XIII, ben radicata anche ad Imola.

La famiglia è nota in Ravenna già dall’XI secolo con Pasolino; tra i primi personaggi di rilievo citiamo Pasolino dall’Onda che fu Console di Monte Paderno e su mandato di Federico II cooperò per l’insediamento in Urbino dei Montefeltro; il figlio Bartolo fu Capitano Imperiale ed ebbe con altri in custodia la città di Ravenna.

I Pasolini si spinsero poi in Bologna, che lasciarono per la vittoria nel 1270 dei Guelfi sui Ghibellini, per cui la famiglia si rifugiò in Cotignola dove lottò lungamente con gli Attendolo, poi Sforza. Indi furono ad Imola, Faenza, Cesena, Rimini e Longiano.

Alcuni personaggi illustri

Innumerevoli sono le personalità di spicco della famiglia. Martino nel 1396 si ritirò nel castello di Russi e in Ravenna dove la famiglia ricoprì fino alla fine del secolo XVIII magistrature ereditarie.

A metà Quattrocento Pasolino Pasolini, omonimo dell’avo, fu poeta e militare, mentre suo padre Niccolò fu ambasciatore della città di Ravenna presso la Repubblica di Venezia.

Altro Niccolò (1549-1625) fu giureconsulto, professore dell’Università di Bologna e podestà di Ravenna.

Venendo ad Imola, l’Arcivescovo Antonio Codronchi (1751–1818), uomo di Chiesa e politico, amico di Napoleone, viveva a Montericco e vi riceveva importanti personaggi politici: sua sorella sposò il Conte Giuseppe Pasolini dall’Onda di Ravenna ed ereditò Montericco.

Giuseppe Pasolini dall’Onda (foto Wikipedia)

La famiglia Pasolini dall’Onda era nota per i suoi contatti col mondo illuminista francese, per la sua cultura e per le sue concezioni politiche che la portarono al Liberalismo.

Tra i vari noti discendenti: Giuseppe Pasolini fu Ministro Costituzionale di Pio IX e Vice Presidente dell’Alto Consiglio (1847-1848), Gonfaloniere di Ravenna (1858), Governatore di Milano (1860), Ministro Affari Esteri (1862-1863) e Presidente del Senato (1876); Pier Desiderio (1844-1920) fu Storico, autore di “Ravenna e le sue grandi memorie” e Senatore del Regno; Guido (1880-1963), anch’egli Storico, pubblicò l’importante carteggio “Pasolini-Minghetti” e fu Senatore del Regno; Niccolò Pasolini fu fondatore dell’ADSI, “Associazione Dimore Storiche Italiane”; infine ricordiamo la nostra Desideria Pasolini (1920-2021) fondatrice dell’Associazione Italia Nostra.

Due illustri uomini dell’Ottocento: Giuseppe e Pier Desiderio

Giuseppe Pasolini, uomo del Risorgimento, frequentava importanti personaggi della politica e della cultura, tra cui il vescovo di Imola Mastai Ferretti, divenuto poi Pio IX. Il Conte aveva come nome completo Giuseppe Francesco Leonardo Apollinare Pasolini Dall’Onda (Ravenna, 7 febbraio 1815–Ravenna, 4 dicembre 1876). E’ stato un politico italiano, Presidente del Senato del Regno d’Italia; nel 1848 era stato Ministro del Commercio, Belle Arti e Agricoltura nel primo governo con componente laica dello Stato Pontificio, retto dal Cardinale Giuseppe Bofondi.

Pier Desiderio Pasolini dall’Onda, figlio di Giuseppe, nacque nella tenuta della Coccolìa, presso Ravenna, il 22 settembre 1844, dal conte Giuseppe e da Antonia Bassi. Curò amorevolmente le memorie domestiche, stendendo un profilo della madre (la contessa Antonietta Pasolini, 1825-1873), le memorie del suo primogenito e soprattutto dedicando al padre (Giuseppe Pasolini 1815-1876) un ampio e documentato profilo fra l’altro di notevole rilievo autobiografico.

Pier Desiderio Pasolini (foto wikipedia.org)

Nel 1900 divenne membro della Regia Consulta Araldica poi si espresse in “scritti d’occasione” per matrimoni ed altro ed in lavori storiografici contenenti racconti familiari e ricordi personali, ancora oggi preziosi per la ricerca. Ricordiamo un importante studio in tre volumi su Caterina Sforza pubblicato nel 1893.
Aveva fatto studi classici affiancati dall’esperienza diretta della vita nelle tenute di famiglia e dall’attenzione per le scienze naturali e per i problemi economici e agricoli. Poi frequentò i corsi della facoltà di legge prima a Torino e poi a Bologna, laureandosi nel 1866.
Anche Pier Desiderio come il padre frequentò personalità importanti tra le quali Alessandro Manzoni (con il quale discusse dei Promessi Sposi), Gino Capponi, Luigi Carlo Farini, Marco Minghetti, Bettino Ricasoli, il principe di Galles e lord John Russell, Giuseppe Garibaldi. Morì a Roma nel 1920.

La nostra Desideria

Ultima erede imolese di cotanta famiglia, Desideria Pasolini dall’Onda è stata tra i fondatori nel 1955, poi appassionata Presidente di Italia Nostra ed ha sostenuto che il compito dell’associazione “non si esaurisce nel salvare dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere di ingegno. Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione”.

Durante la sua presidenza (dal 1998 al 2005) sono stati organizzati importanti convegni sul paesaggio agrario; particolare attenzione è stata riservata al commento del decreto legislativo 42/2004 noto come “Codice Urbani” sui beni culturali e il paesaggio.

E’ stata dirigente di ADSI (“Associazione Dimore Storiche Italiane) e fin dal primo momento sostenuto il progetto “Grandi Giardini Italiani”.

È anche stata presidente del BEE (Bureau Europeèen de l’Environnement) dal 1976 al 1984.

I Pasolini dall’Onda hanno da secoli alcune grandi proprietà agricole fra Romagna e Toscana: ebbene, a Coccolia, fra Forlì e Ravenna; un giorno le fu chiesto: “Ma da quanti anni avete queste terre?” e Desideria si schermì arrossendo: “Mi vergogno a dirlo…Dal 1247”.

Ha dedicato tutta la sua vita a proteggere i monumenti, le città e il paesaggio italiano ed è stata insignita nel 2001 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi del Titolo di “Cavaliere di Gran Croce”.

L’azienda vitivinicola e la villa sulle colline imolesi: riscio di abbandono e degrado?

La “Villa Pasolini dall’Onda”, chiamata anche “Villa dell’Arcivescovo”, si trova a Montericco, su una collina ricoperta da vigneti e bosco, nei pressi di Imola. Purtroppo, con la morte di Desideria, che tanto la apprezzava e curava, c’è il pericolo che ila villa e soprattutto il prezioso giardino siano abbandonati alla decadenza ed al degrado.

La proprietà è nata attorno ad un torrione di guardia del Quattrocento, poi si è allargata con gli anni, incorporando un bosco popolato di daini e fagiani e infine una tenuta agricola, che già nel Settecento produceva frutta e vino pregiato, quindi vi fu costruita la villa nobile di campagna.

La “Villa Pasolini dall’Onda” a Montericco di Imola (foto da https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/ su concessione dell’Azienda Pasolini dall’Onda)

Assai degni di nota sono il parco ed il giardino, che si può considerare un cammeo inserito nella campagna circostante delle colline imolesi: è un prezioso piccolo giardino “all’italiana”, formato da un ricamo di siepi squadrate di bosso risalente alla fine del Settecento e da un piccolo labirinto, in parte nascosto da siepi e grandi prati.

Di generazione in generazione la famiglia Pasolini dall’Onda si è impegnata nel restauro degli edifici, nella conservazione e nell’ampliamento del giardino, con abbellimenti e introduzioni di piante secondo il gusto delle varie epoche.
A fine Ottocento Maria Pasolini Ponti, studiosa della storia dei giardini italiani, lo arricchì con una piccola collezione di rose antiche, moderne e di roselline Bengala, poi i suoi successori aggiunsero una collezione di lavanda. Oggi il giardino, una specie di isola fuori dal tempo, appartiene al circuito “Grandi Giardini Italiani”.

Di notevole interesse anche l’azienda vitivinicola che comprende oggi tre tenute, a Coccolia (con coltivazioni di particolari specie di grano e mais e di alberi da frutto quali peschi, albicocchi e ciliegi tutt’ora tra le più importanti in Italia), a Barberino Vald’Elsa (270 ettari di cui 40 a vigneto) ed appunto a Montericco (180 ettari di cui 22 a vigneto), le quali producono vini di una qualità unanimemente riconosciuta come eccelsa.

Curiosità e informazioni

Francesca Paolucci, nel prezioso libro “Montericco, un giardino testimone del tempo” (edito da Grandi Giardini Italiani, Collana Garden Books) ripercorre la storia della famiglia aristocratica, liberale ed illuminista dei Pasolini dall’Ottocento ad oggi e traccia il carattere combattivo di Desideria.

Il regista, sceneggiatore e produttore Uberto Pasolini, vincitore di premi ed attestati, discende da tale antica famiglia ed è legato alla nostra città ed il suo cognome completo è appunto “Pasolini Dall’Onda”.

Anche il famoso scrittore e regista Pier paolo Pasolini è discendente di un ramo della famiglia, suo trisavolo fu il citato Conte Giuseppe Francesco Leonardo Apollinare Pasolini Dall’Onda.

La “Scuola media Pasolini dall’Onda” di Sesto Imolese nasce nell’anno scolastico 1963-64 dalla trasformazione in scuola media della sede di Sesto Imolese della “Scuola statale di Avviamento professionale tipo agrario maschile e industriale femminile” (succursale del “Luca Ghini” di Imola) in seguito alla riforma scolastica di istituzione della scuola media statale. Nell’anno scolastico 1986-87 la “Scuola media Pasolini dall’Onda” perde la sua autonomia divenendo sede staccata della “Scuola media Giovanni Pascoli” di Mordano, poi dall’anno scolastico 1993-94 sede staccata della “Scuola media Innocenzo da Imola”, sino al 2000 quando entra a far parte dell’”Istituto Comprensivo n. 2”.

Come si vede, parecchi sono i motivi per ricordare tale famiglia e Desideria.

(Marco Pelliconi)