John Kinsel Sr., scomparso il 19 ottobre scorso, è stato uno dei militari che utilizzava la lingua nativa Navajo nelle trasmissione radio per permettere ai soldati americani di comunicare in sicurezza tra di loro, senza che venissero decodificati i loro messaggi.
La lingua dei Navajo, fu una delle chiavi della vittoria degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. La usarono gli americani come codice per non farsi capire dai nazisti e dai giapponesi: John fu uno degli eroi silenziosi, nativo di questa tribù familiare a generazioni di lettori dei fumetti di Tex Willer.
Nel 2002 un film, Windtalkers (trad. Parlanti nel vento), diretto da John Woo e interpretato tra gli altri da Nicolas Cage, Mark Ruffalo e Christian Slater, ha reso omaggio a questi indomiti Navajo. Ci ha mostrato come l’esercito giapponese a sua volta decise di catturare vivi dei marines Navajo, per decodificare le trasmissioni nemiche. Gli americani, venuti a conoscenza del fatto, assegnarono a ogni Navajo un marine come guardia del corpo, con l’ordine di ucciderli in caso di cattura, per evitare di mettere in pericolo – dietro le inevitabile torture – questo fondamentale sistema di comunicazioni, impenetrabile a qualsiasi codifica da chi non conosceva la lingua dei nativi americani.
Con lui se ne va uno degli ultimi protagonisti di una storia poco conosciuta: quattrocento membri della tribù Navajo usarono il linguaggio Dine, che significa “il popolo”, per creare un codice in grado di permettere ai militari Usa di comunicare in sicurezza. I nemici non sono mai riusciti a decodificarlo.
L’idea era venuta a un bianco, Philip Johnston, cresciuto tra i Navajo, che aveva visto come questa lingua fosse incomprensibile a chiunque non la parlasse. I primi ventinove Navajo vennero reclutati a Camp Elliott, vicino a San Diego, California, nel maggio del ’42. Dopo un addestramento rapido, impararono a tradurre parole chiave militari (aereo, carrarmato, bomba, ecc.) in codice Navajo in pochissimo tempo.
Kinsel si era arruolato nei marine nel 1942 ed era stato assegnato al nono reggimento e terza divisione, durante la battaglia di Iwo Jima, contro il Giappone. Il codice sviluppato da Kinsel e dai suoi compagni svolse un ruolo chiave anche nelle battaglie di Guadalcanal e Okinawa.
Il linguaggio Dine è stato desecretato soltanto molti anni dopo, nel ’68, e riconosciuto pubblicamente negli anni ’90, permettendo al Navajo e ai compagni di poter uscire allo scoperto e rivendicare il proprio ruolo nella vittoria.
Gli Stati Uniti hanno dedicato una giornata, il 14 agosto, al cosiddetto Navajo Code Talkers Day.
Se sapessi come si dice in Navajo, direi a John “Che la terra e il cielo ti siano lievi”!
(Tiziano Conti)