Il 31 ottobre presso la Città Metropolitana di Bologna, a fronte dell’emergenza in cui si è trovato il territorio della provincia di Bologna a seguito dell’alluvione del 17 ottobre scorso, è stato sottoscritto un verbale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, che è stato condiviso da tutte le parti sociali: Istituzioni, Comuni, Cgil Cisl Uil e Associazioni Datoriali.
“Riteniamo importante aver sottoscritto questo verbale, in quanto contiene delle linee di indirizzo comuni da tenere nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori quando si verificano casi che rendono impossibile svolgere il proprio lavoro – scrivono Cgil Imola e Bologna, Cisl Area Metropolitana di Bologna e Uil Emilia Romagna Bologna -. La scelta di dotarci di linee comuni di indirizzo nasce dalla consapevolezza che questi fenomeni estremi non sono più fatti isolati, ed è necessario ci siano modalità di intervento omogenee e corrette contrattualmente in tutti posti di lavoro, sia pubblici che privati”.
Il verbale nelle sue premesse richiama i contenuti del Patto Metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, e il Patto Regionale per il Lavoro e per il Clima in materia di tutela e della salvaguardia dell’occupazione. Pertanto, spiegano i sindacati confederali, si è condiviso: “Attivare, in ogni luogo di lavoro coinvolto dalla chiusura, l’ammortizzatore sociale di pertinenza e al contempo concedere tutte le richieste di attivazione dello smart working se compatibile con la mansione svolta. E questa modalità va estesa a tutto il sistema degli appalti, pubblici e privati che vengono coinvolti direttamente o indirettamente dalla chiusura del luogo di lavoro. Attivare gli ammortizzatori sociali di pertinenza, se emanati dal Governo attraverso un Decreto specifico, anche per le lavoratrici e i lavoratori che sono impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro, e concedere lo smart working se compatibile. Dare massima priorità alla salute e sicurezza del lavoro e all’incolumità di lavoratrici e lavoratori negli interventi di ripristino delle attività. Intervenire a tutela del lavoro autonomo utilizzando tutti gli strumenti disponibili. E’ importante che di fronte alle calamità che i nostri territori stanno vivendo, il mondo del lavoro trovi vie e percorsi a sua tutela”.