Imola. “Sono arrivata stamattina (4 novembre, ndr) e ho scoperto con piacere  che il primo frantoio della provincia di Bologna è a Imola. Poi ho visto Palazzo Tozzoni bellissimo perché è rimasto tutto come’era una volta, pare che il tempo si sia fermato. Poi la biblioteca, dove ci troviamo, è davvero un posto magico, frequentato da molti giovani”. Chiara Maci, conduttrice di programmi televisivi, blogger e scrittrice di libri legati al cibo, è la “stellina” del Baccanale che “non se la tira per niente” e ricorda con ironia che “la vostra cucina classica in Romagna non è proprio light, è legata più allo strutto con le crescentine e altri piatti che sono motivo di orgoglio e di piacere per la vostra terra, quindi avete fatto davvero bene a scegliere l’olio come tema del Baccanale di quest’anno. Per me, che sono di origine campana e ho un padre pugliese, l’olio è fra i primi tre posti assoluti nella classifica negli alimenti. Da piccola mangiavo pane, olio e pomodoro a merenda, un’alimentazione sana e buona”.

Chiara Maci in biblioteca

“Sono venuta a Imola cinque anni fa con la trasmissione tv ‘L’Italia a morsi’ – ricorda Chiara Maci che è “mezza bolognese” perché la madre è nata a Bologna – e quando ho chiesto se fossimo in Emilia o in Romagna tutti hanno risposto in coro ‘Romagna’. Sono stata a casa di una signora per scoprire le vostre ricette per la tv e ho mangiato i garganelli in brodo che a Bologna si fanno asciutti. Poi alle quattro del pomeriggio ho gustato una lasagna verde, diversa da quella bolognese, con la prima foglia un po’ spessa. Un bis di primi tipico dei vostri luoghi dove spesso si fanno anche i tris. Quell’anno portai la trasmissione anche a Forlì, passatelli in brodo ottimi, e a Santarcangelo in Romagna dove mi fecero vedere un impato con cento uova”. Forse mangia solamente in trasmissione visto che è magra è in perfetta forma. Poi arrivano i cuochi con i quali, poco dopo, nella sala grande della biblioteca racconterà i menu del Baccanale e saluta Max Mascia, chef del San Domenico, dicendogli “Tu hai fatto i cappellacci vero?”. “No, il riso mantecato all’olio con anatra, zucca e lime”, replica lo chef fintamente offeso. Chiara, sempre sorridendo, corregge gli appunti in corsa e si dirige nella sala che si sta riempiendo di pubblico.

(m.m.)