Imola. Nuovo appuntamento con le iniziative del Cise (Centro italiano studi egittologici) di Imola. Ospite la dott.ssa Chiara Spinazzi-Lucchesi che interverrà sul tema: “Deir el Medina: artisti del faraone o esperti tessitori? Nuovi dati archeologici”. Appuntamento venerdì 15 novembre, ore 18, nella sala grande di Palazzo Sersanti a Imola (piazza Matteotti 8) concessa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola.

Chiara Spinazzi-Lucchesi

Chiara Spinazzi-Lucchesi ha conseguito la prestigiosa borsa di studio post-dottorato Marie Skłodowska Curie presso il Centro per la ricerca tessile dell’Università di Copenaghen, ed è a capo del progetto “EgYarn. Sbrogliare il filo: la produzione tessile nell’Egitto del Nuovo Regno”. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Archeologia presso l’università di Venezia – Ca’ Foscari sotto la supervisione del prof. Lucio Milano. Per la sua tesi di dottorato, dal titolo “Strumenti tessili dall’Egitto e dal Levante meridionale”, ha analizzato le diverse tipologie di strumenti legati alla produzione di tessuti utilizzati in queste due aree attraverso un ampio arco cronologico, dal Neolitico al 600 a.C. Sulla base di questa ricerca, è stata in grado di gettare nuova luce sulle tendenze e sullo sviluppo degli strumenti, nonché sulle specificità di ciascuna regione e periodo.

I suoi interessi di ricerca riguardano l’archeologia, la cultura materiale, l’organizzazione sociale ed economica e lo sfruttamento delle risorse. La sua ricerca comprende anche lo studio di oggetti presenti nelle collezioni di musei, come il Museo Egizio di Torino, il Museo del Louvre e Berlino e, in Egitto, è membro della missione dell’Ifao (Institut français d’archéologie orientalie) a Deir el-Medina. Ha pubblicato i risultati del suo lavoro in diverse riviste accademiche e ha presentato le sue ricerche a conferenze internazionali.

Nell’ambito del progetto Medjehu, Chiara ha studiato fusi di legno, fusaiole e altri oggetti legati alla lavorazione delle fibre e alla produzione dei tessili. Uno degli obiettivi di questa ricerca è quello di intraprendere un’analisi tecnica di ciascun strumento confrontandolo con i resti di fibre e tessuti rinvenuti a Deir el-Medina al fine di fornire una valutazione più dettagliata dei processi di produzione.

Il villaggio di Deir-el-Medina, in Egitto nei pressi dell’odierna Luxor, archeologicamente parlando costituisce uno dei tre esempi noti di “villaggio operaio”, che ospitavano gli artigiani e le maestranze preposte alla realizzazione e manutenzione delle tombe della Valle dei Re. E’ una fonte insostituibile di scoperte e conoscenza archeologiche ancora oggi. In esso operano numerose missioni archeologiche internazionali.