Imola. Giovedì 14 novembre ha aperto i battenti Semplice Cucina & Cocktail al piano terra di  Palazzo Sersanti in piazza Matteotti. Lunedì 18 vi sarà con festa di opening alle 18. L’attesissimo nuovo progetto gastronomico imolese è voluto da tre grandi nomi del celebre ristorante San Domenico, due stelle Michelin: lo chef Max Mascia, il sommelier Francesco Cioria ed il Maître Giacomo Marcattili – insieme a Davide Camanzi, assicuratore per professione, grande amico del San Domenico e profondo gourmand. Lo chef resident è Samuele Mazzocchetti, parte della brigata del San Domenico e curioso di iniziare un nuovo percorso.

Una nuova dicitura per la parola “Semplice”

Sul blocco centrale delle nuove cucine del San Domenico inaugurate nel 2022, Max ha fatto incidere “La Cucina è innanzitutto semplicità”, come un gentile promemoria, un messaggio lanciato a chi lo vuole cogliere. Il valore della semplicità è quindi da sempre un leit motiv, un valore e un credo di Max: semplicità nelle relazioni umane, nell’impegno, nella passione, nell’eccellenza. Un vero e proprio manifesto di coerenza e di forza, in una sola parola. Semplice nasce per concretizzare questo messaggio: un locale inedito con cucina generosa, mixology e grandi vini in un’atmosfera calorosa, spontaneamente elegante e senza convenzioni. naturale ed ideato con la passione di trasmettere attraverso la cucina “le bon vivre”, le ricette di sempre, la bontà di un vino perfetto e la voglia di lasciare guidare dalle stagioni e dalle materie prime per creare, felicemente e costantemente, nuovi abbinamenti.

Il locale

All’ingresso c’è un largo bancone e una bottigliera dallo stile contemporaneo e luminoso, per accogliere l’ospite tra buona cucina, cocktail e ottimi vini. Due sale, circa 40 posti a sedere tra cui una social table, un arredo che declina il verde salvia. La mise en place è leggera, piacevolmente senza impostazioni – semplicemente impeccabile.

10 portate, 150 vini, oltre 40 proposte tra drink e distillati, molte eccellenze del territorio perché raccontano della terra dove sono nate

Una decina di piatti di portate miste, nella quale scegliere quello che si desidera: primi, secondo di carne e di pesce che cambiano in funzione del mercato, della stagionalità e del piacere del momento. Come l’agnello a scottadito, le animelle con salsa di senape, i tortellini alla panna e al tartufo, ravioli al coniglio e melanzane al formaggio di fossa, l’hummus di . ceci con cavolfiore grigliato, spuma di porri e patate con briciole di pane al pomodoro. Ma anche declinazioni di pasta ripiena e molti piatti costruiti attraverso le materie prime stagionali favorite di Max Mascia: asparagi a primavera, frutti di mare e agrumi d’estateA pranzo ci sarà un piatto del giorno, la sera alcune portate fuori menù, a sorpresa, “pour le plaisir”. I dolci sono tra i grandi classici “twistati” del San Domenico come il celeberrimo Panettone, una splendida Tarte Tatin, la zuppa inglese o la cheese cake; non può mancare l’affogato al Caffè, preferito di Max e una selezione di 3 formaggi serviti con le marmellate del San Domenico, o ancora tagliate di frutta fresca.

Il menu varierà spesso, ma non tutto in una volta specifica Max Mascia poi quello che non dovrà mai mancare in carta lo decideranno mano a mano i nostri clienti. Vedremo dopo un po’ quale sarà il nuovo “uovo in raviolo” o meglio il nuovo “raviolo alla Semplice””.

Francesco Cioria racconta “Con Semplice vogliamo tornare a fare cucina, vino e drink in modo più rilassato e semplice, curando sempre di più i rapporti umani, lontani dalle convenzioni dell’alta cucina. Vogliamo accogliere un pubblico più diretto, in cerca di una proposta immediata e deliziosa; vogliamo fare stare bene i nostri commensali, con un sorriso e un menù accessibile. Tra i cocktail abbiamo tutta una gamma di drink low alcool e analcolici, la carta dei vini è ristretta – circa 150 etichette tra bolle, bianchi e rossi, tra produttori amici, nicchie e grandi classici, tutti selezionati con un rapporto di qualità/prezzo ideale e calibrato.”

Giacomo Marcattili “La mia idea è quella di un locale in grado di divertire ed intrigare gli ospiti con formule nuove, easy, come la possibilità di cenare al bancone. Semplice è un luogo accogliente, inclusivo e spiritoso. Dove la ricerca e la semplicità creano un connubio perfetto

Davide Camanzi commenta “Semplice è un ambiente da vivere insieme: amici, coppie o chi vuole godersi un momento da solo, al bancone, magari assieme ad altri avventori seduti vicino. La musica selezionata e le atmosfere calde accompagnano piatti gustosi e abbinamenti di vini e cocktail altrettanto semplici, ma capaci di appassionare e stimolare la curiosità. ‘Semplice’ nasce per creare connessioni, evolvendosi e migliorandosi insieme ai clienti, in un dialogo continuo che arricchisce l’esperienza di tutti.

Vini e Cocktail

Tra le 18 e le 20, per l’aperitivo, è il barman Marino Russo a proporre vini e drink in abbinamento con le proposte salate di Max Mascia: piccoli piatti semplici e golosi come la pappa al pomodoro, una zucca al forno con crumble dei suoi semi, pane e olio selezionato o con burro di malga e alici, blinis con robiola e caviale.

I drink sono declinati nei temi “Semplici Firme” con 5 signature, 10 “Semplici Classici” alcune proposte evergreen della storia della mixology internazionale, 4 inediti “Semplici Sodati”; poi una proposta immancabile di 19 tipi di gin diversi, 20 proposte di distillati tra etichette leggendarie e irrinunciabili, 3 proposte no alcool “Semplici analcolici”.

Max Mascia conclude “La cucina buona non è solo quella stellata, inoltre per noi questo luogo potrà anche diventare una sorta di “vivaio” per i nostri collaboratori futuri, non solo per trasmettere la tecnica ma anche per testare l’attitudine al lavoro. Io sono stato il più fortunato del mondo, ho imparato tutto al San Domenico con i miei zii Valentino e Natale, ci ho pensato su e ora credo di poter cominciare a trasmettere qualche cosa anche io ai più giovani. Lo staff del nuovo locale sarà composto da una decina di persone; il menù lo firmo io ma la cucina sarà curata da Samuele Mazzocchetti, da otto anni al mio fianco al San Domenico, che qui metterà già la sua mano”.