Imola. “Vittoria del Pd di De Pascale contro lo spauracchio di una destra fascista che funziona sempre in Emilia Romagna, a scapito dei molti e gravi problemi. Scampato pericolo? Non ne siamo così sicuri. Tanti hanno tirato un sospiro di sollievo ma non c’è molto da rilassarsi quando la prima dichiarazione del neopresidente è “Ora basta speculazioni sulle alluvioni” come se ce le fossimo inventate, mentre parte un’opera faraonica di 70mila mq di costruzioni lungo il canale Lama a Ravenna e si costruisce una diga di 800 metri, altrettanto faraonica, a protezione del rigassificatore”. Così comincia un comunicato de “La piazza di schierarsi Imola”, un gruppo di cittadini, critici verso un po’ tutti i partiti che, per il momento, ha come portavoce Nicoletta Folli.
“Chiediamo una inversione di tendenza a tutti i livelli amministrativi, dando peraltro atto che alcuni amministratori locali hanno tentato di muoversi sul fronte di garantire servizi generalizzati alla cittadinanza e di qualità – scrivono da “La piazza di schierarsi Imola” -. La stessa amministrazione regionale sul fronte dipendenti si è mossa in modo molto più evoluto rispetto alle amministrazioni del Nuovo Circondario Imolese, ferme a una visione padronale e ottocentesca nella gestione delle risorse umane e con una visione esclusivamente sulla carta del futuro del territorio, con disprezzo in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, delle segnalazioni dei lavoratori e delle OO.SS a cui non viene neppure data risposta, tanto è lo spirito collaborativo e di partecipazione”.
Cosa vorrebbero quindi tali cittadini che guardano con interesse all’associazione nazionale di Alessandro Di Battista contro le guerre e l’invio delle armi in Ucraina e a Gaza? “L’attuazione della Costituzione – risponde la Folli – attraverso una reale democrazia e partecipazione che va recuperata visto il forte astensionismo che ha portato meno di un cittadino su due al voto in Emilia Romagna. Ci pare che ci sia un’incapacità di interpretare la società, bisogna riprenderla”.