Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta inviata da Giacomo Buganè al sindaco di Imola Marco Panieri e all’assessora all’Ambiente Elisa Spada sul tema Kartodromo.
Si apprende dai media locali, della presentazione di un progetto per la realizzazione di un kartodromo nel Comune di Imola in via Molino Rosso per un investimento di otto milioni di euro.
Riservandomi di accedere agli atti per entrare nel dettaglio, mi permetto di richiamare la Vs attenzione con alcune osservazioni di carattere generale; rientranti nella macrosfera delle opportunità.
A Imola da tempo è attivo l’autodromo dedicato a gare di F1. Gran Premio di Italia (1980), San Marino e di nuovo Gran Premio di Italia. Avvenimento annuale che ha reso Imola città “riferimento internazionale” in ambito motoristico.
In quanto attività economica, tuttavia l’autodromo deve operare per tutto l’anno e nel tempo si sono rilevate – oggettivamente – alcune criticità. In particolare il rumore e la dispersione in aria di inquinanti da combustione. La grande rilevanza internazionale risulta premiante su queste evidenze.
Il kartodromo in progetto, sembra presentare le medesime criticità ambientali; senza il valore aggiunto – in termini di comunicazione internazionale e ricaduta sul territorio – del Dino Ferrari.
Qualora divenisse operativo, la città sarebbe soggetta giornalmente al rombo dei motori dell’autodromo a monte e dai rumori del kartodromo a valle.
Relativamente alla dispersione in atmosfera di incombusti da idrocarburi, particolarmente infelice è la collocazione a ridosso dell’autostrada per cui si sommerebbe inquinamento ad inquinamento.
C’è da chiedersi se l’Amministrazione non rischi di trovarsi in imbarazzo in giornate come quelle in cui vi è il divieto di circolazione per i veicoli modello euro 5 e precedenti. Sui kart verranno montate marmitte catalitiche euro 6 per conformarsi al piano regionale “Liberiamo l’aria”?
Sempre in merito alla collocazione, si situa sul conoide del Santerno; in prossimità dei pozzi di prelievo dell’acqua che alimentano in parte l’acquedotto cittadino. Si è presa in considerazione l’eventualità di trasferimento progressivo di microinquinanti da idrocarburi nelle acque sotterranee?
Infine si suggerisce una attenta valutazione dell’investimento. Otto milioni. Cifra importante.
Presuppone un impianto che ove i kart girino a pieno regime. Con tariffe che non possono lievitare più di tanto per la vicina concorrenza di altri impianti simili.
Il piano industriale è attendibile?
Confido di stimolare una ponderata riflessione.
(Giacomo Buganè)
Ponderata riflessione??? Il marchese del Grillo ha già deciso ( foto di famiglia docent) …