Imola. Un mese in anticipo di chiusura non è molto dopo un’apertura della discarica che continua da circa 50 anni. Il giorno 29 novembre 2024 sono terminati definitivamente, in anticipo rispetto al termine già comunicato del 31/12, i conferimenti alla discarica Tre Monti. L’impegno preso dal Comune di Imola nelle persone del sindaco Marco Panieri e dall’assessora all’Ambiente Elisa Spada di terminare i conferimenti entro il 31 dicembre 2024 è stato rispettato.

I conferimenti erano ripresi nel giugno 2023 limitatamente al 3° lotto (sopraelevazione). In questi mesi sono proseguiti i monitoraggi previsti dall’autorizzazione e quelli specifici commissionati dal Comune di Imola in relazione a eventuali movimenti franosi della via Pediano, che attivati nel luglio 2021 con letture trimestrali e report semestrali non ha rilevato movimenti significativi. Sono anche proseguite, su richiesta del Comune, rilevazioni di ARPAE nella zona delle vasche del percolato. Tutte le rilevazioni di ARPAE sono disponibili sul sito dell’Ente (all’indirizzo: www.arpae.it/it/il-territorio/bologna/in-evidenza-a-bologna/discarica-tre-monti). Il Comune di Imola nel 2021 ha ottenuto di stralciare dalla programmazione l’ampliamento della discarica Tre Monti (4° lotto), sia dal Piano regionale dei Rifiuti che dal Piano Triennale degli Investimenti del Con.Ami. Nell’area del polo impiantistico Tre Monti resta attivo l’impianto TMB Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti solo per la sezione di trattamento biologico che opera la stabilizzazione di rifiuti a matrice organica. I rifiuti trattati verranno poi portati in altri impianti.mL’effetto diretto del termine dei conferimenti in discarica è la forte riduzione del passaggio dei camion. Rimarrà il passaggio della parte di camion destinati al TMB e di quelli necessari a portare il materiale (ghiaia e argilla) per la copertura della discarica.

I prossimi passi:

 FASE 1

Realizzazione di una copertura provvisoria su tutta la superficie della discarica che prevede i seguenti strati: 50 cm di ghiaia che ha la funzione di garantire il corretto drenaggio del biogas ed il convogliamento dello stesso al sistema di recupero energetico (motori), posa di un telo in materiale geotessile che ha la funzione di separazione e stabilizzazione degli strati ghiaia – argilla, posa di uno strato di argilla dello spessore di 80 cm che ha funzione impermeabilizzante per evitare infiltrazione delle acque meteoriche.

Come previsto da progetto, tutti i materiali saranno progressivamente approvvigionati dall’esterno a meno di una parte di argilla che è stata ricavata dalla rimozione delle coperture delle aree interessate dal lotto in sopraelevazione. Le forniture dei materiali proseguiranno fino al completamento della copertura provvisoria che, salvo condizioni meteorologiche avverse, è previsto per marzo 2025.

FASE 2

Periodo di assestamento del corpo di discarica che per normativa ha la durata di due anni dall’ultimo conferimento. Durante questo periodo rimangono attivi i presidi di controllo biogas e percolato, la valutazione degli assestamenti, il corretto deflusso delle acque meteoriche, etc.

FASE 3

Realizzazione della copertura definitiva come prevista dalla norma e dal progetto approvato. La copertura è costituita da un pacchetto multistrato di materiali naturali (terreno vegetale) e geosintetici (es. geocopositi drenanti, geogriglie) in grado di isolare i rifiuti dall’ambiente esterno, minimizzare le infiltrazioni di acqua e contenere le emissioni della discarica. Anche in tale fase è necessariamente previsto il ricorso a mezzi operativi di movimentazione e compattazione sulla discarica e l’approvvigionamenti dei materiali dall’esterno.

FASE 4

Realizzazione del piano di ripristino ambientale su tutta la superficie del terzo lotto di discarica e sopraelevazione, comprese le aree di raccordo con il 1-2 lotto, che prevede la semina tramite l’utilizzo di geostuoie o di idrosemina, al fine di garantire la formazione di un prato polifita. È inoltre prevista la messa a dimora di macchie arbustive sull’area di ripristino finale del 3^ lotto in sopraelevazione. Infine, saranno potenziati i filari esistenti di cipresso mediterraneo e di esemplari di specie arboree ed arbustive autoctone per una migliore stratificazione vegetazionale e biodiversità lungo il perimetro. Le attività di copertura finale e ripristino ambientale impegneranno un arco temporale di circa un anno e mezzo, se ne stima il completamento entro l’anno 2028.

FASE 5

Fase di post gestione – al termine della copertura definitiva, previa verifica degli enti competenti, la discarica inizia la fase cosiddetta di post gestione che, da norma, ha una durata di almeno 30 anni. Durante questo periodo rimangono attivi i presidi di gestione del biogas e del percolato, la valutazione degli assestamenti e le normali attività di manutenzione del verde e dei sistemi scolanti le acque superficiali.

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

Nel corso delle fasi di gestione sopra descritte rimane operativo il piano di monitoraggio e controllo (es. biogas, percolato, matrici ambientali) già delineato ed approvato nell’ambito della Autorizzazione Integrata Ambientale. In merito al monitoraggio in continuo degli odori con nasi elettronici, al termine dei conferimenti, ne è previsto il proseguo presso i recettori residenziali mentre sarà interrotto quello eseguito con i nasi elettronici posti entro i confini del comparto impiantistico.

Dichiarazione Congiunta del sindaco Marco Panieri e dell’assessora all’Ambiente Elisa Spada: “L’impegno preso dal Comune di Imola di terminare i conferimenti entro la fine del 2024 è stato rispettato. Un impegno assunto con i cittadini a partire dal programma elettorale, nel 2020. È stato un percorso lungo e complesso, ma ora la discarica vedrà tutte quelle fasi di lavorazione propedeutiche al ripristino ambientale e alla gestione post mortem. Siamo consapevoli che il tema dei rifiuti rappresenti una questione nazionale, delicata e complessa, su cui è necessario assumere soluzioni di sistema, condivise e di lungo periodo. È in corso lo studio di fattibilità per realizzare un impianto fotovoltaico da 1MWatt da poter mettere a disposizione di una comunità energetica, una prospettiva sulla quale stiamo lavorando e nella quale crediamo fortemente”.