Faenza. Il comitato “Borgo alluvionato” di Faenza e Rete 360 hanno organizzato una manifestazione di piazza per sabato 7 dicembre per ribadire “che è ora di finirla con lo slogan ten bota e che è tempo di reagire con la lotta”.

L’appuntamento è alle ore 14.30, al parco Gatti di Faenza per muoversi poi in corteo verso piazza del Popolo. Saranno oltre 40 le realtà che hanno aderito.

“Questo momento di mobilitazione civica nasce dalla convinzione che quanto successo nell’ultimo anno e mezzo nei nostri territori non possa e non debba essere derubricato a mera questione locale, ma vada piuttosto inquadrato all’interno di quella che è una vera e propria emergenza nazionale e globale: la crisi climatica. La manifestazione del 7 dicembre sarà quindi una manifestazione dell’intera comunità civile, perché le conseguenze degli eventi alluvionali non sono questioni che riguardano solo la cittadinanza alluvionata. Le persone colpite hanno dovuto pagare di tasca propria molti interventi di ricostruzione e continuano a persistere fragilità territoriali, non risolvibili con i continui ‘rattoppi di somma urgenza’, che testimoniano i ritardi che da tempo denunciamo e l’assenza di una visione strategica nelle scelte politiche”.

Foto Comune di Faenza

All’iniziativa arriva il sostegno del Partito democratico: “A distanza di un anno e mezzo, la stragrande maggioranza degli alluvionati non ha ancora ottenuto i giusti e indispensabili ristori e i Piani Speciali, con le misure di riassetto e mitigazione del rischio alluvione, risultano non ancora operativi e adeguatamente finanziati. Nel frattempo, una larga parte di famiglie e imprese alluvionate continua a lottare e faticare per risollevarsi, con l’incubo costante che simili eventi calamitosi possano ripetersi. In questa situazione, il grido dei cittadini alluvionati e dei comitati deve spronare tutti a unirci per diventare un’unica voce che richiami in maniera ferma le istituzioni alle proprie responsabilità. Come più volte ribadito dal neopresidente della Regione Michele de Pascale è arrivato il tempo di un vero e proprio ‘patto repubblicano’, in cui la Repubblica, intesa come insieme delle istituzioni Stato, Regione ed enti locali, dimostri con i fatti e leale spirito di collaborazione di essere accanto a chi è in difficoltà e assuma impegni precisi che attestino la fine dei rimpalli e delle recriminazioni reciproche”.

Le richieste degli organizzatori

“Chiediamo quindi risposte urgenti a tutti i livelli istituzionali per riparare il presente e preparare il futuro della nostra terra martoriata e delle sue comunità, perché non si può pensare di ricostruire come prima: l’alluvione ha allagato un terzo della pianura romagnola e ha lacerato il nostro Appennino, mettendo in evidenza la necessità di attuare misure più radicali e adatte al cambiamento climatico in atto, fuori da interessi di parte o calcoli elettorali. In particolare, chiediamo: ristori rapidi e congrui per garantire alle persone di risollevarsi; una struttura commissariale adeguata per avviare con urgenza i Piani Speciali di sicurezza e prevenzione idrogeologica; la messa in atto di strategie di prevenzione climatica; l’approvazione di una legge nazionale sulle emergenze e sui disastri; la restituzione ai territori di una propria sfera ecologica, con misure scientificamente sensate il cui peso non venga scaricato ulteriormente sull’ambiente o sulle comunità; il riconoscimento della centralità delle aree appenniniche come punto cruciale per la sicurezza dell’intero territorio; l’informazione, il coinvolgimento e la responsabilizzazione della cittadinanza in tutti i processi di pianificazione territoriale”.

Le adesioni

Insieme al Comitato Borgo Alluvionato di Faenza, saranno in piazza le realtà che stanno lavorando alla costruzione della Rete 360: Appello per l’Appennino Romagnolo, Cgil Forlì Cesena, Cgil Ravenna, Collettivo Monnalisa, Collettivo Osservo, Forlì Città Aperta, Fridays For Future Forlì, Gruppo 225 Amnesty International Forlì, Legambiente Forlì-Cesena, NoMegastore Forlì, Parents For Future Forlì, Tavolo Associazioni Ambientaliste Forlì, Unione degli Universitari Forlì, Un Secco No, WWF Forlì-Cesena.

Si sono unite inoltre le seguenti realtà aderenti: Anpi Cesena, Anpi Comitato Provinciale Forlì-Cesena, Arci Comitato di Forlì Aps, Associazione Luciano Lama, Associazione voceDonna, Biblioteca Intersezionale Iris Versari, Bologna for Climate Justice, Circolo legambiente Lamone Faenza, Comitato per la ricostruzione post-sisma e alluvione di Rocca San Casciano, Comitato Studentesco per la Palestina Forlì, Coordinamento ravennate Per il Clima-Fuori dal Fossile, Extinction Rebellion Romagna, Faenza Eco-logica, Faenza Forese Lamone FLUIRE, Federconsumatori Forlì Cesena, Gas Faenza, Geolab, Legambiente Emilia-Romagna, Legambiente ImolaMedicina, Libera Forlì-Cesena, Overall rete multiculturale Faenza, PLAT – Piattaforma di Intervento Sociale, REA – Collettivo di genere, Una Strada per Nuvoleto – APS.