Imola – Bologna. La statuina per il Presepe 2024 è stata consegnata giovedì 19 dicembre al vescovo di Imola, Monsignor Giovanni Mosciatti, e venerdì 20 dicembre all’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Maria Zuppi, da una rappresentanza di Confartigianato Imprese Bologna Metropolitana e di Coldiretti Imola.

L’opera realizzata in cartapesta dal Maestro presepista Claudio Riso, rappresenta un imprenditrice artigiana del settore caseario, simbolo della qualità manifatturiera made in Italy, del bello, buono e ben fatto in Italia. Tutti aspetti che, guidati dall’intelligenza artigiana, determinano l’affidabilità, la sostenibilità e l’eccellenza delle nostre specialità alimentari, realizzate nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Le statuine sono in distribuzione su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi.

“La statuina 2024 racconta l’evoluzione del ‘sapere artigiano’ dove sempre di più vi è attenzione alla selezione delle materie prime, al rigoroso controllo dei processi di lavorazione, alla certificazione e alla tracciabilità dei prodotti – spiega Alessandro Ginnasi, coordinatore dell’Area Bologna Est di Confartigianato Bologna Metropolitana -. Con il Vescovo di Imola, Mons. Mosciatti, è stata anche l’occasione per uno scambio di saluti e di auguri, nonché per una riflessione sulla situazione del territorio e sull’andamento delle nostre attività. Abbiamo sottolineato come il nostro lavoro non riguarda solo l’aspetto economico, ma si inserisce in tutto ciò che è la promozione delle nostre terre, con una forte attenzione al rapporto con le comunità. Un ruolo sociale assolutamente fondamentale per l’unità e la sopravvivenza dei paesi e dei tanti borghi che arricchiscono l’area metropolitana di Bologna”.

L’iniziativa è promossa da Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” che, con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile rappresentata dal Presepe.