Bologna. Sono oltre 1,3 i miliardi di euro di spesa alimentare delle famiglie emiliano-romagnole nel mese di dicembre. Sono 6.833 imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,8% delle imprese totali dell’economia regionale e al 6,6% dell’artigianato emiliano-romagnolo.

Export Emilia Romagna 

27mila sono gli addetti nelle imprese artigiane di alimentare, bevande e ristorazione, pari all’1,7% degli addetti totali dell’economia regionale e al 9,9% degli addetti dell’artigianato regionale.

I dati emergono da un focus del Centro studi di Confartigianato che analizza l’artigianato alimentare e le eccellenze del food made in Emilia-Romagna e la loro incidenza sull’export complessivo delle MPI regionali.

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L’Alimentare nel dettaglio

Sono 43 i prodotti agroalimentari di qualità con marchio Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita) con 402 prodotti agroalimentari tradizionali caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.

Le esportazioni

L’Emilia Romagna è la 2ª regione per esposizione sui mercati esteri per alimentari e bevande con 8,8 miliardi di euro di export di alimentare e bevande (ultimi 12 mesi a giugno 2024): il 10,6% delle esportazioni manifatturiere e il 5,8% del valore aggiunto regionale.

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Alimentare, settore anticiclico

Nei primi 9 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 si osserva un calo delle esportazioni complessive delle MPI dell’1,5% In questo ambito l’Alimentare rappresenta un settore anticiclico che cresce del 6,0% e rappresenta il 38,7% dell’export di MPI. Buona la performance dei prodotti delle altre industrie manifatturiere (+6,1%), tra cui rientrano Strumenti e forniture mediche e dentistiche. In tenuta anche i Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (+0,3%). I restanti 6 settori a vocazione di MPI sono in calo, con dinamiche più accentuate per l’export di Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) (-10,2%), i Prodotti tessili (-7,6%) e Mobili (-6,3%). Complessivamente la Moda, che comprende tessile, abbigliamento e calzature, cala