Imola. E’ nelle librerie “Vintage” (Protos edizioni), l’ultimo romanzo di Mauro Conti. Questo lavoro riprende e rivede l’esperienza fatta nel 2022 sul giornale online leggilanotizia.it con la pubblicazione del romanzo a puntate che ottenne un’ottima risposta dai lettori. Da qui la decisione di pubblicarlo in forma cartacea.
Il libro è acquistabile anche online all’indirizzo https://www.protosedizioni.com/prodotto/vintage/
Nel precedente romanzo, “Millenovecento77“, ti immergevi nella crisi dell’adolescenza e nel rapporto tra padri e figli, con questo romanzo invece ci racconti una crisi di un personaggio adulto, direi un tema quanto mai attuale.
“Sì, è così. Una storia per me è basata su due elementi importanti; un personaggio principale e l’ambiente in cui si svolge la storia. Ambedue hanno per me la stessa importanza, proseguono insieme e devono avere la medesima attenzione. L’idea di base di ‘Vintage‘ era quella di raccontare l’ambiente del teatro vissuto dal punto di vista di chi è ‘dietro le quinte’. Questo perché ho lavorato in teatro come tecnico per venticinque anni e dopo averlo dovuto abbandonare alla soglia dei cinquant’anni (come il protagonista del romanzo), mi sono reso conto di quanto mi fossi realizzato come persona in quel lavoro. Quell’esperienza mi ha reso anche visibile la strada da percorrere per ciò che riguarda i miei interessi, che ruotano attorno alla scrittura soprattutto, ma non solo”.
Nell’intensità del romanzo si avverte il tuo vissuto.
“Il personaggio principale, Vladimiro, è il tecnico da più di vent’anni, del cine-teatro Astoria situato nella cittadina immaginaria di Donegallo, di cui narro le vicende attraverso la vita dell’ultimo proprietario. Ma, a cinquant’anni, Vladimiro si trova improvvisamente senza lavoro. E come succede, purtroppo ormai da diversi decenni, il mercato del lavoro non riesce più a collocare persone ormai adulte. Una vicenda che ho vissuto anch’io e che quindi, lungi dall’essere un’autobiografia, racconta l’attualità”.
Il romanzo contiene un importante messaggio: mai arrendersi, giusto?
“Il protagonista, che passa dal disagio della perdita del lavoro, al conseguente stato ‘depressivo’, ha la capacità di mettere un punto fermo alla sua vita e da lì, provare a vivere un nuovo capitolo. Più che ‘mai arrendersi’, rinascere dalle proprie fondamenta”.
Un po’ come anche la tua vita, tante le esperienze, ma mai fermarsi. Immagino quindi che in quello che scrivi ci sia molto di te.
“Io uso gli eventi, i fatti della mia vita semplicemente come elementi che possono essermi utili di volta in volta nel descrivere, adattandoli, a situazioni, ricordi, sentimenti utili per la storia, riguardo sia i personaggi, sia l’ambiente. E, sicuramente, come nel primo romanzo, ci sono eventi e situazioni che ho vissuto in prima persona e che rendono il testo più sincero e veritiero”.
Recentemente è anche uscito un album musicale e non è il primo, come riesci a far convivere le due arti: la scrittura e la musica?
“Come dicevo sopra, la scrittura è l’interesse principale e nel corso del tempo, mentre crescevo ho via via incontrato oltre la prosa anche la poesia e successivamente, la musica. E verso i diciotto anni, ho imbracciato la chitarra e immediatamente ho iniziato a comporre canzoni che negli anni successivi hanno attraversato diversi ambiti musicali; cantautorato, rock, blues e ultimamente di nuovo folk-rock, sempre cercando di adattare la musica alle parole”.
Questo muoversi tra la scrittura e la musica riflette anche un po’ il tuo carattere di persona sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo?
“Questa ricerca raramente segue un percorso razionale. Le storie che via via nascono in me, quasi mai programmate, vengono espresse nel modo che in quel momento ritengo più opportuno o che ho sento di approfondire in un determinato modo; racconto, canzone, romanzo, poesia”.
Tra le varie forme artistiche che hai frequentato è possibile esprimere un ordine di preferenza?
“No, come detto prima, a volte mentre scrivo un romanzo o compongo canzoni, nel frattempo, posso scrivere ‘poesia’ (come sta succedendo anche ora), o magari dedicare del tempo al disegno o all’acquarello, quindi non ho una preferenza per una forma o l’altra”.
Cosa hai in cantiere nel prossimo futuro?
“In questo momento ho in cantiere un terzo romanzo. Un’idea nata, come gli altri due romanzi più di vent’anni fa e che nell’ultimo anno, ho finalmente iniziato a concretizzare. Un romanzo diverso dagli altri due, perché ogni storia deve avere per me una vita propria e ben qualificabile. Una storia in cui si intrecciano molti elementi del presente e del passato, tanti riferimenti storici ma quanto mai attuali, anche letterari, come il confronto dell’uomo con la natura, con sé stesso, con l’altro, con il progresso e la memoria di un luogo che chiamiamo ‘occidente’ e il suo scontro/confronto con gli altri popoli”.
Il lbro
Il romanzo ha come protagonista il cinquantenne Vladimiro, soprannominato “Vintage” dalla figlia Greta, che lavora da più di vent’anni come tecnico teatrale e cinematografico presso il vecchio cine teatro Astoria della cittadina inesistente di Donegallo. Vladimiro, separato, sta vivendo un periodo di confusione alimentato dal complicato rapporto con l’adolescente Greta che sta vivendo tutte le difficoltà del periodo, amplificate dalla separazione dei genitori. L’ex moglie Vanessa ha una relazione con l’ambiguo Osvaldo, che non sopporta né Greta né Vladimiro. Il signor Vittorio, erede e proprietario del cine-teatro Astoria, muore. I figli Goffredo e Laura non sono interessati al vecchio cinema e decidono così di mettere in vendita l’intero immobile. Vladimiro si ritrova senza più lavoro…
L’autore
Mauro Conti è un personaggio che ama la tranquillità, la montagna, il miracolo della natura che sempre si rinnova, e intanto compone. Musica e poesia si fondono sulla chitarra, scrive storie con la precisione di un incisore, con un linguaggio intenso, ben rappresentativo. E disegna. Le piccole opere a china sono ambientate a Giugnola e dintorni ma anche nei luoghi delle sue peregrinazioni. Poesie e racconti escono su riviste edite a Bologna. Sei racconti fantastici sono stati presentati in uno spettacolo multimediale nella biblioteca di Sasso Marconi. Pubblica il libro di viaggi “Strade dell’Est” (edizioni Il Ponte Vecchio di Cesena) con la prefazione del poeta Davide Argnani. Tra il 2000 e il 2021 collabora alla scrittura della Guida turistica-gastronomica dell’Alta Valle del Sillaro. Pubblica la silloge di poesia “Frammenti dell’esistere”. Per la casa editrice faentina “Tempo al libro” esce “Suonatori o ballerino e altri racconti”. Collabora con il giornale online Leggilanotizia dove pubblica racconti e nel 2022 esce a puntate il romanzo “Vintage”, oggi ripreso, rivisto e pubblicato in forma cartacea per la Protos edizioni. Incide e pubblica i cd “The Majakovskij’s suicide” (in tre volumi) e “Les chansons presque d’amour”.
Nel 2022 pubblica il romanzo “Millenovecento 77” (Ventura editore). Nel 2024 esce l’album “Balcani” composto da undici brani scritti tra il 2019 e il 2020 dopo un viaggio nei Balcani meridionali.