Massa Lombarda (Ra). La Casa della Comunità di Massa Lombarda è stata oggetto di riqualificazione mediante ristrutturazione della palazzina sede della medicina di gruppo . I lavori, con riadeguamento degli spazi in maniera più funzionale, sono stati eseguiti da ASL Romagna. L’obiettivo è stato quello di migliorare l’accoglienza dei pazienti, ricavare un ulteriore ambulatorio, tre postazioni di segreteria e una sala d’attesa più ampi.
Nella Palazzina B, dove operano gli MMG, a piano terra sono stati realizzati due locali segreteria con un’ampia sala d’attesa antistante, mentre la vecchia segreteria e la sala d’attesa del primo piano sono stati riconvertiti in locali idonei ad essere utilizzati come ambulatorio dove è presente un infermiere, in supporto all’attività assistenziale dei medici. E’ stato, inoltre, recentemente installato un Totem, sistema elettronico elimina-code nella palazzina dove operano gli MMG, per dividere i flussi di chi deve accedere alla segreteria rispetto a chi deve solo ritirare referti.
Dal punto di vista organizzativo sono state messe in atto ulteriori strategie di miglioramento, quali l’ampliamento della fascia oraria di apertura da 7 ore a 10 ore al giorno e della fascia oraria di apertura della segreteria. Al fine di facilitare l’accesso telefonico alla Segreteria, soprattutto da parte degli utenti più anziani e meno avvezzi all’uso delle tecnologie, è stata introdotta una app, facilmente fruibile dai pazienti più giovani, tramite la quale è possibile prenotare visite e vaccinazioni, con conseguente netta riduzione del carico di telefonate da gestire e facilitazione dell’accessibilità al servizio.
Oltre agli aspetti strutturali, la CdC si è arricchita , già dal 2023, di nuove figure specialistiche (cardiologo, pneumologo, psicologo) al fine di integrare l’attività della medicina di base con le necessarie competenze specialistiche ambulatoriali, per una corretta gestione di patologie croniche che impattano in maniera significativa sul benessere della popolazione, non solo in senso epidemiologico (casistica) ma soprattutto sulla qualità di vita dei pazienti.
Questi interventi di miglioramento sono stati definiti all’interno di Pdta (Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) per diabete mellito, scompenso cardiaco e Bpco (Bronchite cronica ostruttiva). Gli specialisti lavorano in sinergia con le unità operative di cardiologia e pneumologia dell’ospedale distrettuale Umberto I di Lugo e con i medici di medicina generale e gli infermieri presenti all’interno della casa della comunità.
In particolare l’ambulatorio cardiologico ha la possibilità di programmare direttamente ecocardiogrammi presso l’Ospedale di Lugo, mentre l’ambulatorio pneumologico, ha la possibilità di effettuare anche spirometrie a gestione diretta, rinnovare i piani terapeutici e le esenzioni e di tele-refertare gli esami strumentali effettuati.
Oltre a nuovi professionisti medici, i medici di medicina generale hanno la possibilità di integrarsi e collaborare con i servizi infermieristici, che prestano servizio sia presso l’ambulatorio prelievi, che nel 2023 ha effettuato fino a 10.150 prelievi, sia presso l’ambulatorio infermieristico prestazionale, che invece è arrivato a 4.399 prestazioni , nonché presso l’ambulatorio di patologia cronica.
Presso l’ambulatorio infermieristico i cittadini possono ricevere numerose prestazioni es. medicazioni, bendaggi, fleboclisi, iniezioni intramuscolari e sottocutanee, gestione catetere vescicale, misurazione della glicemia, rilevazioni dei parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza, saturazione), rimozione punti di sutura. L’ambulatorio di patologia cronica, invece, ha in carico 154 utenti diabetici, 22 utenti con BPCO e 57 utenti con scompenso cardiaco. Il personale infermieristico si è arricchito ulteriormente con il recente arrivo degli infermieri di famiglia , infermieri del servizio domiciliare , interamente dedicati al nostro comune e che oltre all’erogazione di prestazioni domiciliari, rappresentano un punto di riferimento locale importante per i pazienti più fragili e le loro famiglie e un importantissimo tramite tra il territorio e l’ospedale per le dimissioni protette e una presa in carico del paziente in uscita dall’ospedale più attenta ai reali bisogni assistenziali e socio-sanitari.
Per i soggetti diabetici e per coloro che assumono farmaci ad alto costo con piano terapeutico, inoltre, la Casa della Comunità offre il servizio di distribuzione degli stessi, evitando lo spostamento dei suoi cittadini verso Lugo.
Infine, la Casa della Comunità di Massa Lombarda ha partecipato al programma di Prevenzione e promozione dei sani stili di vita che ha previsto la collaborazione del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna con l’effettuazione di eventi finalizzati alla promozione dell’attività motoria e della corretta alimentazione. E’ partito, inoltre, un progetto di collaborazione con il Servizio farmaceutico dell’Ausl Romagna che prevede la presenza strutturata in determinati giorni di un farmacista all’interno della Casa della Comunità che collabora con i professionisti medici ed infermieri al fine di identificare gli assistiti in polifarmacoterapia valutando le interazioni farmacologiche, i possibili effetti collaterali e il rischio beneficio delle terapie prescritte e le eventuali modifiche terapeutiche.
Il lavoro sinergico dei professionisti dell’Ausl Romagna , dei medici di medicina generale e dell’Amministrazione comunale proseguirà nell’ottica della coprogettazione comunitaria auspicando una continua evoluzione dei servizi in risposta alle esigenze del territorio.
L’obiettivo prossimo sarà quello di potenziare ulteriormente questo approccio multidisciplinare facendo confluire all’interno della Casa di Comunità i bisogni socio-sanitari della popolazione mediante l’integrazione tra offerta sanitaria (MMG, infermiere di famiglia) e servizi sociali, enti locali e terzo settore. Lo scopo è quello di consentire al cittadino che afferisce alla Casa della Comunità la possibilità di avere delle risposte sui suoi bisogni non solo strettamente sanitari ma anche sociali, mediante una presa in carico della persona e non solo della sua malattia. Si tratta di un progetto molto sfidante che necessita di risorse, non solo economiche ma anche della costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare che vede coinvolti la Medicina generale, referenti infermieristici, Sanità pubblica, Servizi Sociali e Terzo Settore (quest’ultimo inteso come associazionismo locale tipo Avis, Auser, Caritas, Demetra, Udi, Ior).