Bologna. Si è conclusa, con una grande mobilitazione provinciale, il primo pacchetto di 8 ore di sciopero proclamato in risposta alla rottura del tavolo di trattativa per il rinnovo del Ccnl Federmeccanica.
Inizia così una riflessione delle segreterie di Fiom-Fim- Uilm che fa il punto di queste prime fasi del confronto con Federmeccanica che aggiunge “Dai primi dati raccolti le percentuali di adesione allo sciopero nelle aziende metalmeccaniche sono state altissime su tutto il territorio di Bologna: linee produttive ferme in concomitanza degli scioperi in Toyota Material Handling, Automobili Lamborghini, Marelli Europe, Ducati Motor, Bonfiglioli Riduttori, VRM, Mec Track. Abbiamo mandato un messaggio chiaro a Federmeccanica e alle aziende metalmeccanici bolognesi: le lavoratrici e i lavoratori vogliono un giusto rinnovo del contratto nazionale e pretendono che le rivendicazioni contenute nella Piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm siano discusse nel merito”.
Tra dicembre e gennaio saranno oltre 30 presidi in tutto il territorio provinciale mentre gli scioperi saranno articolati azienda per azienda in modo da creare il maggior disagio organizzativo possibile, ciò “risponde all’urgenza di riconquistare il tavolo di trattativa nazionale e dare una risposta forte alla provocazione di Federmeccanica che, con la presentazione della Contropiattoforma e la bocciatura di tutte le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, si è assunta la responsabilità di rompere il tavolo delle trattative”.
Il messaggio che arriva dalle fabbriche è chiaro: “Proseguiremo la mobilitazione con tutti gli strumenti necessari fino a quando la trattativa non riprenderà sulla base delle richieste discusse e votate positivamente nelle Assemblee da oltre 400 mila lavoratrici e lavoratori. Auspichiamo che Federmeccanica riveda le sue posizioni e decida di investire nel lavoro, unico modo per rafforzare il nostro sistema industriale e attrezzarlo per affrontare le enormi sfide del nostro tempo.In attesa di quello che verrà deciso a livello Nazionale, la mobilitazione proseguirà con il blocco totale degli straordinari e della flessibilità.”