Leggilanotizia si arricchisce di un nuovo spazio, grazie alla collaborazione con Sante Boldrini. Poche parole, una o due righe, che racchiudono valori profondi e significati in parte lampanti e in parte tutti da scoprire.
Sante Boldrini è bibliotecario per professione; poeta, aforista e scrittore per passione. Scrive quotidianamente sul suo blog: Il tuono della Luce, all’indirizzo http://santeboldrini.blogspot.it/ e sulla sua pagina facebook https://www.facebook.com/iltuono.dellaluce; https://www.facebook.com/tuonodellaluce/
Per leggilanotizia cura anche una rubrica di elzeviri >>>>
Bibliografia:
L’alluce di Dio (2001 – raccolta di racconti per L’Autore Libri Firenze);
Giralapagina edizioni. Sette lettere di uno scrittore bambino a un editore (2015 – romanzo breve illustrato da Francesca Spezia) http://www.bacchilegaeditore.it/prodotto/giralapagina-edizioni/;
L’Essenza del Natale: (2016 – opera collettiva, con un contributo per aforismi) https://www.graphofeel.it/index.php/my-account-top/intuizioni/l-essenza-del-natale;
Le parole che dicono (2017 – raccolta di aforismi) http://www.bacchilegaeditore.it/prodotto/le-parole-dicono/;
La natura del verde (2018 – raccolta di aforismi) http://www.bacchilegaeditore.it/prodotto/la-natura-del-verde/;
Cip e il salice piangente (2019 – favola illustrata da Francesca Spezia) https://www.bacchilegaeditore.it/prodotto/cip-salice-piangente/.
Collaborazioni: La Voce di Romagna – pag. di Faenza (2015); il sabato sera di Imola (in tempi meno recenti).
Gli aforismi
I legami tengono se nati sotto l’insegna dei nodi baciati
Asservita all’arlecchino vintage del carro politico, mi è inconciliabile la nuda poesia.
Perciò, custodisco il verso perché non si manipoli diverso!
Visto l’avvicendarsi degli insigniti primi non v’è nulla di sostanziale all’esistenziale
che prometta e permetta la sopravvivenza dei soliti ultimi.
Siamo per conoscerci… Sbagliamo e ci miglioriamo, se col metro giusto.
Tagli in Accademia! Per pianoforte, andamento allegro ma non troppo.
Un pensiero libero, se opportuno, è di parte!
A verifica del dovrebbe… L’uomo ha il prato dell’io sono!
Natura mistica e terrena! Gli alberi raggiungono il cielo, ma con le radici in terra.
L’Europa! Una pianta esotica in giardino.
L’acqua che non è contenuta non sa contenersi, perciò esonda!
Suola a stagno, la terra! Trasforma l’uomo in rana.
Dell’albero non c’è modo di goder dell’ombra se gli si taglia la chioma, giacché muoiono anche le radici!
Siamo chiamati ad essere di segno, quando la penna ha finito l’inchiostro!
Si infilano ovunque! I forasacchi crescono in zone di degrado urbano.
Stupendi! I papaveri sono di seta e bagnati stanno in niente.
Non perderti nella scelta di un bagaglio largo, se il passaggio diventa stretto!
Di fugaci amplessi consumati nel pagliaio… Le rotoballe hanno spento il fuoco per una più calcolata geometria del paesaggio.
Le attrazioni! Forme che concertano gli interessi sulle soglie del proibito.
Quando la puzza si deposita mi preoccupa ciò che non si vede!
Detonazione a delinquere! Nella sala d’attesa, tra coincidenze e destinazioni, l’attentatore sceglie sempre le sue vittime.
Le mosche passano con una facilità imbarazzante dalla merda alla pelle!
Dovuta premessa
Chi, immerso nella natura, ha consumato il picnic il giorno di ferragosto… avrà notato come di fronte alle esigenze corporali siamo, dietro ai cespugli, in un’indifferenza motivata. Tutti del tutto identici a seminare fazzolettini di carta!
All’impellenza di un’indifferenza motivata: il cespuglio è il muro della minzione!
Il rogo rende in fumo, quanto le lingue di fuoco in opera!
Ad umor del vento: dispensa un po’ di qua e un po’ di là! Dal cappotto di ceneri e macerie, l’acre fumo infino al cielo va.
Voi della casta della gotta
Voi che non avete la nostra stessa fame! Voi che dal vostro Olimpo non potete capire l’indigenza. Voi che avete educato la gente ad un sedato stato di dignità per proteggervi dal riscatto della rivolta popolare.
Ahimè, quale moto di rabbia nell’ascoltarvi.
La lingua invidiosa vive di peso morto lo sproposito di una bocca aperta!
Dell’asola… la lingua del comando ha il bottone!
Cerchiamo di predisporre il fare cogliendo di sorpresa l’altrui distrazione.
L’infattibile è reticente! Non dice mai che, a ragion di fede, l’impensabile viene al plausibile.
Cerchiamo di predisporre il fare cogliendo di sorpresa l’altrui distrazione.
Diversa dalla stampa, l’idea si salva in bozza!
C’è ma non si vede! Utopia, gioca a volar via.
La severità non è un’imposizione quando depone in favore della verità.
All’uomo trasparente ogni domanda è impertinente
Al cimitero… Capita che la vitalità dei morti stupisca i vivi.
Al salto della quaglia. Le dimissioni! La pratica dell’omettere la sconfitta.
Nella vita tutto si ripresenta con un’imprevista pertinenza. Vinto il presente, si licenzia il passato!
L’acqua del cielo non si tiene in bocca!
Ecosistema, non è politica! Uno sciame di sardine fa squalo, ma non riesce ad ingerire e tanto meno digerire lo squalo.
Verso giusto e profondo… Dico donna, dico mondo!
Le lancette dell’orologio rimettono in misura la percezione del tempo nella centralità di uno spazio.
Al gioco del capriccio, il necessario è futile!
Velo dopo velo… La sottigliezza ha una profondità acuta.
Ormeggiatori delle altrui idee! Smodati nel prendere, avari nel dare.
La gestazione di un dono non è ordinabile al banco prova.
Al comporsi in note del desiderio morigerato… La befana, tra il 5 e il 6 di gennaio, ai bambini avvien di notte.
Non l’ho appreso! Ciò che dico è ciò che sento.
Dell’incontro… Se il cuor ne subisce il fascino, lo spessore della ragione ne argomenta l’emozione!